Inutile è che vi dica cosa si usa della cipolla perché sono talmente tanti che non basterebbe un intero libro.
Non tutti sanno però che tagliarla fa lacrimare perché si rilasciano dei precursori dell'acido solforico molto volatili, che a contatto delle lacrime si trasformano proprio nell'acido solforico, ma a basse concentrazioni, quindi non pericolose per l'organismo umano. L'occhio però ne rivela subito la presenza e per difesa lacrima.
Si potrebbe ovviare a questo incoveniente tagliando la cipolla sotto l'acqua corrente.
Ricche di vitamine e sali minerali, in cucina le cipolle vengono usate per esaltare il sapore della maggior parte dei cibi a seconda dei nostri gusti.
La sua storia inizia oltre trentamila anni fa, e non a caso gli antichi ci vedevano bene avendo individuato in questo ortaggio proprietà diuretiche, cicatrizzanti, antiglicemiche e anti-colesterolo, anti-cancerogene e antinfiammatorie, antiscorbuto e i vermi intestinali, è inoltre utile nel prevenire l'arteriosclerosi e le malattie cardiache, per la cura della pelle come tonico e per eliminare i foruncoli.
I miti pullulano di cipolle.
In molti luoghi si usa strofinare la cipolla su verruche e punture di insetti per guarirle.
Venivano usate anche per la divinazione. Per esempio, se una ragazza è indecisa tra diversi pretendenti può scriverne il nome sulle cipolle e la prima a germogliare indicava l'uomo giusto da scegliere.
In Egitto le adoravano e ne consumavano in grande quantità.
In Grecia erano consacrate alla dea Latona, madre di Apollo e Artemide, perché soltanto una cipolla era stata in grado di stimolarle l'appetito durante la gravidanza. Lo scrittore e filosofo Artemidoro era convinto che se un malato sognava di mangiarne sarebbe di certo guarito. Perfino Plinio ne lodava le proprietà curative.
Diversi studi antichi scientifici, confermati da altri più recenti e da molte testimonianze, sembrano confermare che, mettere una cipolla tagliata a metà vicino al letto di chi sta male, aiuti nella guarigione. Il motivo sembrerebbe imputabile al fatto che il bulbo attira i patogeni come una calamita, fatto dimostrato con l’osservazione al microscopio.
Insomma con i suoi molti, dorati veli, la cipolla può essere immaginata come degna rappresentante del mondo femminile, con le molte sfaccettature. Una stupenda ballerina che sa far piangere, incantare e gioire con le sue movenze, i suoi sapori e le sue meraviglie.
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