Le Felci sono piante antichissime, apparse sulla terra circa 400 milioni di anni fa. Oggi nel mondo si contano oltre 10.000 specie. In Italia crescono spontaneamente nelle regioni inc ui l'elevato tasso di umidità garantisce il clima giusto per l'impollinazione.
Le felci sono ideali per decorare gli angoli del giardino poco esposti al sole, in cui poche altre piante sarebbero in grado di sopravvivere. Possono essere accostate a piante da fiore come le primule.
Devono essere coltivate distanziate, gli spazi intermedi possono essere colmati con piante tappezzanti o a bassa crescita.
Crescono in tutti i terreni tranne che in quelli scarsamente drenati. I periodi più adatti per piantare le felci sono l'autunno e la primavera.
Al fine della coltivazione, le felci si dividono in 3 gruppi: cespitose (felci maschio e femmina), con rizoma stolonifero e del tipo asplenium.
Le Cespitose hanno le fronde che emergono da un fascio di radici formanti una specie di corona. Nel trapianto per prima cosa bisogna asportare della base tutte le fronde vecchie e legnose. Scavare una buca che contenga l'intero sistema radicale, collocarvi la piante e riempire lo scavo in modo che il colletto sia a livello della superficie del terreno, indi pressare con i piedi.
Le felci dal rizoma stolonifero di solito producono le fronde dal rizoma senza formare una corona. Per piantarle, scavare con una forca una depressione poco profonda, disporvi il rixoma e riempire lo scavo con terra, pressandola infine con le dita.
Per effettuare la piantaggione delle felci del tipo asplenium, rimuovere una pietra dal muro o dal giardino roccioso. Mettere la felce nel buco creatosi, coprire le radici con molte foglie decomposte e rimettere al suo posto la pietra.
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