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mercoledì 5 gennaio 2011

Il compost

Il compost è in assoluto tra i migliori concimi naturali che esistano, e per ottenerlo vi servono queste cose:

1. Un contenitore;

2. Materiale organico di scarto;

3. Tanta pazienza e voglia di fare. 

Il contenitore

Tanto per cominciare il contenitore deve essere grande a seconda delle vostre necessità, del vostro giardino e del materiale vegetale che potete riciclare per il compost.
L'importante è che sia ben areato, che abbia un coperchio in modo da non far entrare troppa pioggia o troppo sole, e che sia senza fondo. Per precisare, il fondo può anche esserci, ma deve essere bucherellato e a contatto con il terreno in modo che possano entrare tutti quei micro-organismi che si occuperanno di lavorare per noi, trasformando i nostri scarti in compost.

Personalmente io, che ho un piccolo giardino, l’ho fatto usando come contenitore una profonda cassetta di legno della frutta coperta con un sacco di iuta, e facendo sul fondo qualche altro buco, ma potete usare anche un contenitore fatto di rete, o comprarne uno in commercio, anche se non sarebbe nello spirito di questo blog.
Materiale organico di scarto
Il materiale che dovrete inserire a strati intervallandoli con un po' di terra, può essere composto da foglie, piccole potature senza rami (o rami molto piccoli e preferibilmente  triturati), avanzi di cibo (senza ossi o con ossi triturati), gusci di uova, fondi di caffè e tè, avanzi del taglio della legna, un po' di cenere di legna, carta non stampata.  

Ovviamente non sono adatti per fare il compost tutti i materiali non biodegradabili, o difficilmente degradabili, come vetro, plastica, metalli, contenitori in tetrapak, tessuti, carta stampata, cenere di carbone.

Sarebbe preferibile triturare il materiale per il compost, soprattutto quelli più grossi, ma se non potete si avrà l'unico inconveniente di un tempo più lungo per la preparazione del compost. 

Preparazione

Il materiale va poi mescolato almeno una volta alla settimana per assicurarsi che ci sia l'ossigeno necessario allo sviluppo dei batteri aerobici preveniendo lo sviluppo di marcescenze e cattivi odori.
Se nella nostra opera di rivoltamento ci accorgiamo che c'è troppa umidità sarebbe meglio inserire materiale asciutto come segatura o carta.
Se al contrario ci accorgiamo che è troppo secco è meglio aggiungere più materiale umido come bucce di frutta, o semplicemente annaffiandolo un po' senza esagerare.

Il compost di solito è pronto nel giro di 8-9 mesi. Ce ne accorgiamo perchè odora di bosco. Allora si può anche estrarlo da sotto alzando un poco il contenitore, o facendo una piccola apertura nella parte bassa di un lato. Da sopra si può continuare ad aggiungere materiale con gli stessi accorgimenti.

Uso

Ora il nostro compost è pronto e possiamo utilizzarlo per fertilizzare sia i vasi che il prato o l'orto. Si preferisce usarlo ad ogni rinvaso delle piante, nella semina, ma anche per mettere a dimora piante che prima stavano in vaso.

Buon lavoro a tutti!

lunedì 3 gennaio 2011

I concimi naturali

Quindi cominciamo.



Uno degli argomenti che più mi sta a cuore sono i concimi naturali. Io sono cresciuta in campagna, e sentirmi dire da mio padre che non potevamo stare sdraiati sull'erba perchè aveva dato il concime era per me inconcepibile. Ovviamente era concime chimico, ed è pericoloso entrarne a contatto specie appena irrorato.

Quindi ho cominciato da adolenscente a sperimentare alcune tecniche di cui sentivo parlare dai nonni del paese.

Il risultato sono i seguenti consigli:

1. Esistono diversi concimi naturali, ognuna con le sue proprietà, ma il migliore è senz'altro lo stallatico, o letame, di cavallo o di mucca, fatto maturare almeno qualche mese;

2. Gli altri letami, di gallina, di pecora, ecc sono più forti e vanno diluiti  con più terriccio;

3. Per quanto riguarda il compost da verde, cioè da foglie, potature piccole ecc, ci sono diversi metodi per ottenerne di buoni;

4. Esistono poi altri concimi casalinghi di cui vi parlerò in seguito.

Il compost sarà l'argomento del mio prox post.

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